Nella casa della mia infanzia
i ti voglio bene erano dei film
Nella casa della mia infanzia
quando ti prendevano la mano per attraversare
quella stretta te la godevi come un abbraccio.
In quella casa che oggi si svuota
tutte quelle cose non dette
tutte quelle cose non fatte
suonano come un 45 giri
ma nessuno balla.
Io l'unico che
ha iniziato a sussurrare quel motivetto
e anno dopo anno la mia voce
sempre più forte
sempre meno intonata.
Grido e danzo come Marina
Grido e piango come Sophia
Grido e rido come me
"Ti voglio bene!"
"Mi manchi!"
Il tassello più piccolo
si stacca e vola via leggero
con il vento di questa estate
piccolo foglio d'oro
piccolo ramo fiorito
Ti ho lasciato gracile
e ti scopro potente
nei miei occhi
la tua immagine di mangiatore di farfalle
che oggi ti portano via.
Le mie braccia sottili
saranno per sempre tue
e ti terranno sempre
a distanze indecifrabili
per te ci sarò sempre.
Buon viaggio.