sabato 10 dicembre 2011

Caro Babbo Natale...


Milano 16 dicembre 2011


Caro Babbo Natale,
quest'anno non ho da chiederti molto
perchè grazie a quello che ho vissuto in questi 12 mesi ho capito che accumulare comporta solo peso da trascinarsi dietro in sacchetti della spesa su un percorso veramente tortuoso.

Questo è stato un anno pericoloso,
iniziato con una grande gioia indotta per poi proseguire negli ultimi mesi con avvenimenti che hanno messo a dura prova la mia integrità fisica e mentale.

Mi son trovato a dare risposte ad affermazioni travestite da domande e la vittoria più grande è stata essermene accorto.
Ti chiedo due semplici cose:

Degli spilli
da appiccicare sotto agli occhi come in "Opera" di Dario Argento, così che io possa evitare di chiuderli dinanzi ad ogni avvenimento che mi troverò a vivere da ora in avanti.

Uno specchio
che mi rifletta costantemente così da ricordare sempre la stima che ho verso la mia persona in modo da non permettere a nessuno di fare di me quello che crede.

Tutto quì!
Poi se nel tuo sacco ci finisce anche una pochettina di Prada è sempre ben accetta!



Tuo affezionato.
Fabio Costì

lunedì 5 dicembre 2011

05_12_11


Nel tempo in cui l'essere umana mi ha deluso
al punto da strapparmi i chili dalle ossa
e solcarmi il viso
l'anima(le) mi ha stretto al suo manto.

Mi ha sempre accolto
lì al cancello o alla porta di casa
ha sempre atteso la mia mano per mangiare
e mi ha amato solo perchè l'ho scelto.

Non sei mai stato ripagato abbastanza
e quando mi chiedo se è giusto piangere per te
mi sono detto che è anche poco ora
che te ne vai perchè la mano che ti ha dato da mangiare
oggi decide che sei un sacco di sangue
che infetta il suo cortile.

Questa per me sarà quaresima,
non nasce nessuno perchè domani muori tu
e quel cancello sarò io a doverlo aprire.
Solo per te.
Juri.