Il cielo si oscura,
mesi d'estate prematura
e a ridosso della primavera
lui chiude le braccia.
E vivo il terrore del buio
quello che genera una fiaba scritta male
letta prima di posare il capo sul cuscino
con le coperte fino agli occhi.
Non riesco a tendere le braccia
(potrebbero essere recise)
non riesco a conservarti dento ad un barattolo
(perchè è me che c'ho messo dentro).
Come vorrei disserbare questo cuore
che si è fatto duro
Come vorrei regalartelo
come cioccolata nei giorni freddi.
Nessun commento:
Posta un commento